venerdì 29 dicembre 2006

Cala la notte

Forse questo capitolo lo apprezzeranno solo le lettrici ... o forse neppure loro.

Leyla, in arabo, significa notte. Si' perche' suo nonno e' siriano, tanto per insaporire ulteriormente il cocktail che ho lasciato decantare tre giorni prima di assaggiare.
Abbiamo un feeling incredibile, stessa eta', stessa altezza, stesso passo, molte idee basilari condivise, e i silenzi fra di noi non sono "incomodi", lei mi confessa felice. E' una gran cosa poter stare in silenzio con una persona. Possibile che entrambi abbiamo incontrato cio' che da sempre cerchiamo ? Lei ha un passato tumultuoso alle spalle, che il mio a confronto e' una fiaba per educande, e come me ha bisogno di un partner, capace di avere la testa sulle spalle quando serve, di sognare sogni possibili e improbabili, di amare ogni notte come fosse l'ultima di questo pianeta, di condividere il possibile lasciando spazio all'individuo: io, lei, e noi.
Siamo entrambi profondamente instabili, dissimili il giusto per compensarci: lei balla come un serpente peccaminoso, guarda troppa televisione ed e' consulente finanziario: io ricordo le mete che mi sono prefisso di raggiungere anche durante gli attacchi di delirium tremens, ho la mia coscienza politica, e fede assoluta in un futuro intensamente radioso.
Abbiamo un sogno in comune: sparire in un paradiso tropicale gestendo prenotazioni e versando cockatil in una posada su una spiagga bianca, distratti dal grido di qualche raro uccello oceanico. Era il suo sogno prima di incontrarmi, e il mio prima di incontrare lei, e per questo lo possiamo condividere - nessuno sta rubando nulla all'altro, solo si aggiunge forza, sogno e desiderio.
Ci baciamo sotto una palma alla luce di un tramonto.
Ci incontriamo una notte dopo esserci gia' salutati, io, lei, Buenos Aires e una rosa.
Giriamo la citta' affollata alla ricerca di una stanza in cui ammirarci in silenzio, vivere un po' di intimita', e far tremare le fondamenta della Terra.

La quale nel mentre continua a girare.

Spariscono in serie oggetti (non miei) dalla camera dell'ostello, e viene accusato e cacciato Manuel - forse a ragione, forse no - una scena da dimenticare, mentre svuota lo zaino sul banco della reception. Gli ho lasciato i miei recapiti ma non si e' fatto sentire, andro' a cercarlo al Mint dove saltuariamente lavora, mi dispiacerebbe perderlo di vista.
Vado alla marcia in ricordo dei morti del 19 e 20 dicembre del 2001 - ventimila persone ad affollare Piazza di Maggio, Luisina a scattare foto con il distintivo "PRESS" al collo, intensa emozione quando lo speaker annuncia tutto il popolo che confluisce "da avenida de mayo ! da la diagonal norte ! y da la diagonal sur !", quando si richiede a pieni polmoni "aparicion con vida y castigo a los culpables". Parlo con un po' di gente di AnRed, forse in gennaio mi danno qualcosa da fare.
Vado a passare il natale a Santa Fe da una signora con cui chatto da un paio d'anni - persone, lei e la sua famiglia, semplici ed amichevoli, il migliore e' suo figlio piccolo di quattordici anni. Lei mi regala due libri, uno dei quali contiene sue poesie (fa la scrittrice, ora), e la seconda meta' della notte di natale, dopo essere tornati a casa sotto un diluvio di proporzioni blibliche, con le strade allagate fino alle mie ginocchia, mi aiuta a tradurre il curriculum.
Si', provo a cercare lavoro (in nero chiaramente, sono senza visto e ottenerlo e' fantascienza).
Si', Leyla ha sconquassato la mia gia' incerta trama di vita qua, e poi comincio ad essere stufo di vivere in camere compartite, di attendere di essere ricevuto da un qualche personaggio della Texil (manco fosse lui a farmi un favore), di rubare alla notte fugaci momenti di intimita' con la mia donna, in un ascensore o una strada deserta. Possiedo di nuovo qualcosa di molto simile ad un progetto di vita, ho di nuovo bisogno di soldi, e credo di essermi riposato abbastanza.
Mi serve una centrale operativa.

Su le maniche, e vediamo che mi riserva la suerte.

2 commenti:

Miki ha detto...

:D
E buon anno a te, i tuoi nuovi progetti, e Leyla!

T-Boy

Anonimo ha detto...

...si si, io ho apprezzato molto! e sono contenta per te, per Leyla, per i vostri sogni e per questa bella cosa che vi è capitata!!!! non fermarti!!!!!!
bacio
virgi